Dottoressa Noemi Ropa Esposti
Dottoressa Marzia Antonia Fusco
“Non ce la faccio più” “Vivo costantemente con l'ansia” “Ho paura di non riuscire” “Non mi sento all'altezza” “Ho una gran rabbia dentro che sento potrebbe esplodere” “mi sento giù, depressa” “soffro di attacchi di panico” ...
Spesso anche solo pensare di poter avere bisogno di un aiuto psicologico può spaventare. Può portarci a pensare di essere deboli, fragili, incapaci di reagire da soli a ciò che di brutto stiamo vivendo. In realtà capire di avere bisogno di aiuto è un atto di grande intelligenza e di forza nei confronti di sè stessi e del proprio benessere psicologico ed è il primo passo per reagire alle difficoltà e alla sofferenza!
Per chiedere aiuto ci vuole CORAGGIO. Il coraggio di dire “da solo non ce la faccio, ma con il sostegno e il supporto di qualcuno posso riuscire a reagire”
Ed è proprio così! Con l'aiuto adeguato è possibile ritrovare la forza di reagire e tornare a stare bene.
Ed inoltre ci vuole FIDUCIA! Fiducia nei confronti di un professionista, che con la sua esperienza, empatia e professionalità è in grado di comprendere la sofferenza e le criticità attuali della persona, ed aiutarla e affiancarla in un percorso di crescita personale e graduale accettazione anche di quelle parti più fragili della nostra personalità, che ci rendono unici e umani! Chiedere aiuto è perciò un atto di coraggio e fiducia!
Laddove c'è la motivazione, IL CAMBIAMENTO È POSSIBILE!
Alla base della teoria cognitivo costruttivista vi è il presupposto che non esista una realtà oggettiva e uguale per tutti. Ognuno di noi “costruisce” e interpreta la realtà sulla base di un proprio personale modo di dare significato alle esperienze che vive e alle relazioni che instaura.
Fin da piccoli, attraverso le relazioni interpersonali, sviluppiamo delle “modalità tipiche” di pensare e di sentire emotivamente. Impariamo cioè a dare un senso alle cose che ci accadono; ciò avviene all'interno delle relazioni primarie d'attaccamento.
In questo processo, pensieri ed emozioni sono strettamente collegati e si influenzano a vicenda. Inoltre i nostri pensieri e le nostre emozioni “dirigono e influenzano” il nostro modo di comportarci e reagire.
Quando ci capitano alcune esperienze che mettono a dura prova il nostro modo di leggere e interpretare la realtà, ciò può portare a vivere un momento di crisi o “scompenso” che può mettere in dubbio o far vacillare il nostro “senso di sé” che abbiamo costruito fin dall'infanzia.
In questo caso possono emergere sintomi o disturbi che causano sofferenza, paure e insicurezze, e possono portare a chiedere l'aiuto di un professionista. Nel percorso terapeutico, grande importanza assumerà la relazione tra paziente e terapeuta che attraverso un lavoro congiunto e degli obiettivi condivisi cercheranno di esplorare i significati personali e le aree critiche del paziente, comprendere le esperienze emozionali e le modalità di relazione della persona con l'obiettivo generale di dare un significato nuovo al problema vissuto dalla persona e re-integrarlo in un senso di sé più armonico e funzionale.
